Santa Lucia

27 maggio 2016

OBRIERE MAGGIORE 2016 – Umberto Concas


La festa di Santa Lucia si festeggia nell’omonima località campestre, la prima Domenica di Luglio.


La sera del Sabato precedente la festa, viene preparato il simulacro della Santa. Dopo la celebrazione della messa nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena, la processione con gli stendardi, la Banda Musicale, il gruppo Folk, lo accompagna, passando per via San Giovanni, e attraversando le strette vie di “perdeidda”.

Seguendo, poi un tratto della circonvallazione del paese, la processione  si ferma all’altezza delle scuole elementari da dove, la Banda Musicale e gli stendardi, ad eccezione di quello dedicato alla Santa, rientrano al paese.

Da qui con la Santa in spalla, si prosegue a piedi col parroco, il Comitato e i fedeli, lungo la circonvallazione a sud del paese, fino ad arrivare al ponte del rio “Sisca” e risalendo un tratto in salita su un selciato in pietra, si raggiunge a tarda sera, la chiesa di Santa Lucia. Una messa all’arrivo del Santo, chiude la prima giornata di festa.


La Domenica appuntamento all’ombra dei lecci di Santa Lucia. Taluni a piedi, altri in macchina fino al rio “Sisca”, raggiungono la chiesetta per l’ora della Messa Solenne, intorno alle 11.30.

La consueta processione intorno alla chiesetta, con la Santa portata in spalla e i fedeli al seguito, anticipa la messa, accompagnata dal Coro Ardasai di Seui.

All’uscita dalla chiesa viene distribuito ai pellegrini “su pani ‘e saba” e “su casu agedu”.

Pranzo comunitario in amicizia, per tutti i pellegrini, offerto dal Comitato della festa.

Il pomeriggio sarà allietato dalla fisarmonica e dai balli nella piazza sterrata di Santa Lucia.

Prima della partenza della Santa, il parroco e il Comitato procedono all’estrazione del nuovo Obriere Maggiore.

A tarda sera, rigorosamente a piedi, Santa Lucia rientra al paese. Ad attenderla presso il cimitero di San Priamo, gli stendardi, la Banda Musicale, il gruppo Folk, e tutti i fedeli, la accompagnano in processione alla chiesa parrocchiale.

La comunicazione del nuovo Obriere Maggiore e la benedizione dei partecipanti, sul sagrato della chiesa, chiudono i festeggiamenti che non contemplano spettacoli serali.

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